Negli ultimi tempi si moltiplicano gli allarmi e le proteste riguardanti gli uccelli che vivono da immigrati nella nostra città. Ormai consolidato l’odio per gli storni, esecrati imbrattatori delle vie cittadine, ora è la volta di volatili più consistenti. C’è chi si è sentito aggredito da un falchetto piombato sulla sua finestra (fortunatamente chiusa) e sostiene di aver assistito alla persecuzione dei suddetti rapaci ai danni dei poveri gabbiani.
Altri invece temono proprio i gabbiani reali i quali, nidificando sui tetti cittadini, difendono con innocue “picchiate” la loro prole. Inoltre sono stati visti prendersela con i piccioni, saccheggiandone i nidi. L’unico uccello che negli ultimi decenni avrebbe potuto causare qualche danno a un cittadino romano fu una povera aquila reale che negli anni 60 dello scorso secolo ebbe la cattiva idea di posarsi sugli alberi dei giardini del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica. Leggi il resto di questo articolo »