Di cosiddette “ondate” di calore ne ho viste, nella mia lunga vita, diverse. E sono sopravvissuto anche se oggi rientro nella categoria più a rischio: anziano e malato cronico (questo per aver pedalato nei miasmi del traffico romano per più di trent’anni).
Così mi sento in grado di fornire consigli ai miei coetanei, preoccupati per i ricorrenti “allarmi rossi” lanciati ormai da giorni su tutti i media. L’importante è non angustiarsi, considerare il caldo un regalo dell’estate dopo una primavera fredda e piovosa e semmai premunirsi con acconce ed ecologiche misure di prevenzione. Leggi il resto di questo articolo »