Fulco Pratesi: “Volevo essere un grande cacciatore. Un’orsa mi fece cambiare idea”
Dall’infanzia in campagna all’amore per l’Africa, dal Wwf all’incontro con Cederna. Il naturalista racconta una vita in difesa dell’ambiente
di ANTONIO GNOLI
Fulco Pratesi: “Volevo essere un grande cacciatore. Un’orsa mi fece cambiare idea”
Dall’infanzia in campagna all’amore per l’Africa, dal Wwf all’incontro con Cederna. Il naturalista racconta una vita in difesa dell’ambiente
di ANTONIO GNOLI
Mio nonno, giunto ad Avezzano nel gennaio 1915 a portare soccorsi alle vittime del terremoto della Marsica, racconta che rimase sconvolto dallo spettacolo del cataclisma che in tutta la zona causò 30.519 vittime.Nel territorio che sette anni dopo, nel 1922, vide la nascita del Parco Nazionale d’Abruzzo, il più antico d’Italia, interi paesi come Gioia dei Marsi (1600morti) e Lecce nei Marsi (500 morti) furono in gran parte o totalmente distrutti. A Pescasseroli, dove nacque Benedetto Croce, oltre ai danni alle abitazioni, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo fu gravemente danneggiata. Restano a ricordo del disastro le casette asismiche costruite allora e oggi sistemate e perfettamente abitate.
Ora tutta la zona, che si stende per 50.000 ettari dal bacino del Fucino a Scanno e dalla Ciociaria all’alta valle del Sangro, è considerata una delle più belle e turistiche d’Italia. Il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise è tra i più visitati e i piccoli borghi magnificamente conservati e attrezzati accolgono i turisti con il fascino dei paesaggi e di un’ unica fauna, dall’orso marsicano al lupo italico, dal camoscio d’Abruzzo al cervo nobile.
Riflettevo a questa storia vedendo il disastro terrificante che ha colpito i Parchi nazionali dell’Appennino centrale, a iniziare da quello del Gran Sasso e finendo con il Parco dei Sibillini forse il più massacrato dal sisma. Leggi il resto di questo articolo »