“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.

21 Novembre 2011 - Categoria: Ambiente

 “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.
L’articolo 52 della nostra Costituzione parla  chiaro.
Così come l’articolo 9 che recita: “La Repubblica tutela il paesaggio”.
Prendendo lo spunto da questi due pilastri della nostra democrazia, mi sia consentito fare qualche considerazione basata sulle notizie riguardanti la cosiddetta Legge sulla Stabilità 2012 in discussione in Parlamento.
Per la difesa della Patria contro eventuali nemici esterni e per missioni militari sono previsti stanziamenti pari a 23.500 milioni di euro, ponendoci al 10° posto nella lista degli Stati con maggiori impegni nel campo delle spese militari.Per difendere dagli attacchi interni come le aggressioni al suolo, alle acque, ai boschi, ai paesaggio, alle coste, alla biodiversità, (molto maggiori di quelli eventualmente sferrati contro di noi da altri Paesi del Globo) le previsioni di spesa, secondo il WWF, sono le seguenti:
Per i 25 Parchi nazionali che difendono più del 10% del sacro suolo della Patria, assicurando aria pulita, fiumi limpidi, paesaggi intatti, biodiversità preziosa, turismo fiorente, piccoli borghi salvaguardati, la somma prevista per il 2012 ammonta a 3,3 milioni di euro (erano 7,7 milioni nella passata legge del 2011). Per tutte le altre voci di bilancio riguardanti  gli interventi sulla difesa del mare, le altre aree protette,  la Cites (Convenzione internazionale per le specie in via di estinzione e l’ISPRA, Istituto di ricerca del Ministero dell’Ambiente) ci sono in tutto poco più di  43 milioni.
Insomma, quasi tutto il comparto difesa natura e biodiversità del Ministero. dell’Ambiente potrà contare su meno di 50 milioni di euro. Contro, è bene ricordarlo, i 23.500 milioni attribuiti alla Difesa.
Basterebbe rinunciare all’acquisto di un solo cacciabombardiere F35 (122 milioni, ne dovremmo acquistare 131 dal 2013 al 2024) per mandare avanti per due anni e mezzo tutto il settore della difesa della natura dalle aggressioni interne che causano all’anno molte più vittime (basti pensare alle recenti alluvioni di Liguria e Toscana) di quelle potenzialmente sferrate da improbabili nemici esterni.
Credo che il governo appena insediato dovrebbe fare qualche ragionamento su queste previsi9oni di bilancio, pur in una temperie così preoccupante come l’attuale.

 

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