DIALOGO TRA CASSANDRA E L’OTTIMISTA
30 Aprile 2020 - Categoria: Senza categoriaOttimista
Cara Cassandra, tu continui, ad onta di quanto pensa la moltitudine degli umani, a temere che l’umanità non potrà continuare a crescere indefinitamente su un pianeta che sta cercando di mostrare i suoi limiti.
Secondo me sono timori infondati e cercherò di dimostrartelo.
Cassandra
Simpatico Ottimista, vorrei solo ricordarti che la popolazione di questa umanità, che tu sei sicuro di salvare, in soli 50 anni è salita da 3 miliardi e 600.000 abitanti a 7 miliardi e 700.000 milioni nel 2020. Il raddoppio solo in 50 anni! E non credo che il nostro Pianeta sia soddisfatto per le conseguenze.
Ott.
Ma questo, a tuo parere inarrestabile, incremento (che tu, Cassandra, definisci “bomba demografica”) dovresti sapere che può essere rallentato, come ci continuano a ripetere persone religiose e progressiste, solo quando l’Umanità di cui facciamo parte, deciderà, spinta da necessità e bisogni, ad attuare una maggiore, consapevole e giusta distribuzione delle risorse del Pianeta.Cas.
Caro Ottimista, (non so se definirti Ultrareligioso o Paleomarxista), credo che non ti rendi conto del fatto che solo oggi, 2020, abbiamo già alterato e contaminato con la nostra invadente presenza il 75% delle terre emerse sulle quali vivono (sia pure a livelli di benessere non equiparabile) 46 persone a chilometro quadrato (compresi deserti e foreste). E che solo nel 2050, tra trent’anni, noi della specie egemone Homo sapiens saremo cresciuti a 10 miliardi di esseri. I quali dovranno comunque alimentarsi a spese di un Pianeta già oggi incapace a supplire alle esigenze di chi lo abita, come dimostrano le previsioni dell’Impronta Ecologica. Tanto che le statistiche della FAO già ci dicono che il numero degli affamati è tornato a crescere di 800 milioni l’anno. E non mi sembra ci siano alle viste progetti economici, altruisti e ascetici globali e universali che convincano i popoli dal Burkina Faso agli Stati Uniti ad affrontare comportamenti più austeri in aiuto al Pianeta.
Ott.
Ci sono, cara Cassandra (che non vorrei definire iettatrice come la tua omonima figlia di Priamo re di Troia che sappiamo come è finita) dei rimedi per aiutare l’ Uomo che tu e i tuoi amici catastrofisti non considerate. Come la messa a coltura di terre invase da foreste e deserti, steppe e savane che già oggi una popolazione in crescita sta utilizzando per l’agricoltura. Vedi i pascoli e le colture di soia in Amazzonia e Mato Grosso brasiliano tolti alle foreste per allevare il bestiame che offrirà ad un’Umanità ( che grazie al crescente benessere sta fortunatamente crescendo), più nutrienti bistecche al posto del solito pugnetto di riso. O l’aumento delle palme da olio il cui prodotto (oltre finalmente a nutrire i nuovi abitanti di tante popolazioni prima ridotte a vivere assieme ad oranghi, tigri e serpenti) serve alle nostre automobili che il sospirato benessere fa crescere a ritmi confortanti (pur se tu e i tuoi seguaci, cara Cassandra, ne paventate l’aumento dei gas serra che farebbe incrementare la temperatura global). E che dire delle inutili foreste dell’Africa tropicale, la cui nuova colonizzazione ci regala oro e coltan per le nostre batterie, cacao e petrolio per il nostro beneamato sviluppo? Ma la scienza e la tecnologia di cui siamo sempre più spesso padroni e dominatori, sapranno supplire alle risorse che il Pianeta, come tu dici, non può più regalarci.
Cas.
Purtroppo, caro irresponsabile Ottimista, non consideri la biodiversità. Quella mirabile e irriproducibile creazione che ci fa vivere sul pianeta nonostante i danni da noi stessi provocati che causano siccità, alluvioni, incendi, catastrofi e tsunami, ci sta colpendo con i danni che nascono, quarda caso, proprio dove l’uomo cresce in maniera irresponsabile.Ti faccio qualche esempio. In Brasile, dove l’azione umana sta distruggendo la selva, la popolazione è aumentata dal 1970 ad oggi da 92 milioni a 210 milioni. In Costa d’Avorio, paese in cui la foresta tropicale negli ultimi 5 anni ha perso il 75% della sua superficie in favore delle coltivazioni di cacao per la produzione di cioccolata delle multinazionali, la popolazione è salita dai 4 milioni del 1970 (13 abitanti al kmq) ai 22 milioni (70 abitanti kmq) del 2020. Nella poverissima isola del Madagascar, ricchissima di specie uniche al mondo – che nel 1970 aveva 7.200.000 abitanti (12 kmq) e nel 2020 ne ha 22.000.000 (41 ab. kmq)- le sta perdendo.
E non credo che il problematico benessere derivante da questi scempi abbia contribuito a far calare le nascite come vorrebbero i benpensanti.
In compenso, nei paesi dove la crescita di popolazione è inarrestabile, giungono a quelli cosiddetti benestanti, superconsumisti e sfruttatori (ove l’aumento demografico cala) tanti virus e contagi . Come Ebola, Aids, Sars, Coronavirus, sviluppatisi proprio dove la biodiversità viene saccheggiata. Un contrappasso che dovrebbe, caro Ottimista, farti riflettere.
Ott.
Ma, cara Cassandra – pure se l’energia ricavata da fonti rinnovabili, dopo qualche anno di crescita, sta calando e la temperatura globale sta salendo causa l’aumento del CO2 nell’atmosfera a 400 parti per milione – gli scienziati stanno prevedendo grandi rimedi al tuo paventato collasso.
Come la scoperta dell’energia da fusione nucleare che dovrebbe essere risolutiva tra non più di 50 anni eliminando i combustibili fossili e gli inquinamenti relativi. E poi la fertilizzazione degli oceani per aumentare l’efficacia della fissazione del carbonio in eccesso tramite l’azione fotosintetica del plancton. Oppure la riduzione delle radiazioni solari responsabili dell’Effetto Serra, immettendo in atmosfera un aerosol che le devii.
E, perché no, cara Cassandra inguaribile scettica, il raggiungimento di pianeti extrasolari, simili al nostro, scoperti di recente dagli scienziati astrofisici nel nuovo sistema Trappist, distante solo 39,5 anni luce, 9 milioni di miliardi di chilometri dalla nostra Terra. Una bazzecola, dirai ironicamente tu, non considerando i progressi che si stanno compiendo nei viaggi extraterrestri i quali, dopo la Luna, stanno conquistando Marte dove già si progettano colonie di umani che dovessero sfuggire da una Terra ormai inabitabile.
Cas.
Sarà sempre più“inabitabile”, caro Ottimista, solo perché il batterio indomabile e irrefrenabile che siamo noi stessi, parassiti che non si preoccupano di distruggere la propria vittima, continuerà a imperversare, con l’assenso di tutti. E pure le buone persone che credono e chiedono maggiore equità, maggiore fraternità e libertà a un genere umano a tutt’altre cose è affacendato che se ne frega di tutto e tutti in attesa di un Salvatore universale. Il quale farà bene ad affrettarsi (viste le scadenze prossime) per non trovare un mondo, come ha preconizzato Stephen Hawking, (il maggiore astrofisico conosciuto) “come il pianeta Venere, con temperature oltre 250 gradi e piogge di acido solforico”.
Cuneo, 22 giugno 2020
L’auto-governabilità di un paese è collegato al suo livellodi benessere economico, di consapevolezza civile, di evoluzione culturale e di organizzazione sociale. Se le politiche del pianeta Terra continuano a produrre masse di diseredati l’espansione demografica rimarrà sempre fuori controllo. Il piianeta Terra é destinatoa seguire la parabola dell’isola di Pasqua!
Ringrazio dell’attenzione.
Cordiali saluti.
Francesco Introzzi
Il pianeta Venere ha temperature superficiali di ben 460 gradi, non 250… L’incremento delle popolazioni è un problema molto serio là dove sono poverissime e costrette a saccheggiare quel che resta della natura per sopravvivere. Urgono grandi interventi di educazione famigliare e risorse per dare alle giovani donne il potere di liberarsi dal dominio patriarcale che le costringe in casa alla mercé dei maschi. Lester Brown raccontava come in Iran prima del matrimonio venissero educati brevemente ma con efficacia i giovani promessi sposi all’uso del preservativo, e come in Brasile l’effetto delle telenovelas sulle donne più povere delle favelas fosse quello di averle convinte a non fare più di due o tre figli… per imitare le donne benestanti che vedevano in tv. In generale la Fao ritiene che l’accesso delle donne all’educazione superiore sia il migliore dei rimedi contro la sovrappopolazione. Una donna in carriera pospone la formazione della famiglia e si riproduce più avanti negli anni, il che di per sé rallenta molto la dinamica demografica, ormai negativa in molti paesi europei.